Trasformare la casa nel palcoscenico della propria vita per esserne protagonisti è il tema centrale nei progetti di ristrutturazione, soprattutto se di largo respiro. D’altra parte la nostra casa è anche il luogo dove sogniamo e andiamo in scena ogni giorno. Allora perché non aprire gli orizzonti e tornare a respirare a pieni polmoni la libertà di immaginare e di immaginarsi?

Va in scena il quotidiano

Gli spazi ariosi di un edificio in stile razionalista si prestano perfettamente a un concept scenico: un design da teatro greco, minimalista e rarefatto, dove sentirsi grandi interpreti del quotidiano. Ma come è riuscito il team Martina Design a creare un ambiente raffinato, razionale ma allo stesso tempo onirico, sia nella zona notte che in quella giorno? Vediamo i punti forti del progetto, assolutamente strategici. 

Alte vetrate verticali permettono l’accesso a una luce abbagliante che invade ogni angolo.

1 – Fare spazio alla luce

Le grandi finestre a tutta altezza, oltre a dilatare gli ambienti spingendo la prospettiva all’esterno senza soluzione di continuità, fungono da varco a una luce che non chiede permesso e che abbaglia. Ma questo fondale naturale non trascura nemmeno i chiaro-scuri, proiettando ombre nette, geometriche, in un volubile ed effimero gioco di volumi, come si addice a una scenografia.

Anche le ombre proiettate dalle finestre parlano il linguaggio delle forme nette e pulite come il design che ispira il progetto.

2 – Avvolgere di bianco

“Il bianco non è mai abbastanza”, così potremmo parafrasare il progetto. Un fil blanc, questa volta, che integra e avvolge sia la zona giorno che la zona notte, e che volutamente intensifica l’effetto luminoso naturale, facendone elemento d’arredo.

La quotidianità va in scena in un ambiente total white, minimalista ed essenziale ma dal forte potere evocativo.

3 – Tracciare i bordi e marcare i punti fermi

Per segnare il confine dell’immaginazione occorrono punti fermi: linee e volumi scuri, che solo di tanto in tanto, nel candore diffuso, ci ricordano di riportare la mente al quotidiano. Cornici, lampade, strutture delle sedie, camino, armadi e vasca da bagno in camera da letto sono la concretezza del nero che fa da contrappunto al sogno.

Gli elementi scuri si concentrano su precisi dettagli e arredi creando il giusto contrappunto alla luce diffusa.

4 – Svelare l’essenza dei materiali

Nell’abbagliante lucentezza generale emerge l’essenza dei materiali, in tutta la loro purezza e senza sovrastrutture. Come il legno di palissandro usato per i blocchi e la dispensa nella zona cucina, scenografica quinta, o il grès effetto marmo di Carrara del piano lavoro, pura sublimazione del bianco, o ancora la base in cemento grezzo su cui poggiano mobile TV e camino, oppure il vetro scuro degli armadi e il metallo opaco della vasca da bagno.

In linea con la filosofia del progetto, le essenze dei materiali sono messe in evidenza nella loro integrità.

5 – Cercare gli elementi di originalità

Il sogno non è tale se manca la scintilla che innesca la fantasia. Le suggestioni qui sono molteplici, ma allo stesso tempo rarefatte e consapevoli del loro ruolo corale: sono in primis le grandi finestre della zona giorno, che aprono le prospettive, e la vasca in camera, posta su un livello superiore come il divino lavacro destinato agli eletti. Ma lo sono anche dettagli come l’effetto optical dell’interno camino, che simula la piega di un foglio, e l’originale rivestimento a mezz’altezza della parete dietro la vasca da bagno.

Tutto parla di originalità, ma in un contesto di grande eleganza e di classe.
Per sentirci protagonisti, la parola d’ordine è dunque essenza. Ogni elemento, volume e linea nella sua integrità e purezza, dalla luce al cemento, dal blocco cucina all’armadio in camera, può davvero essere l’occasione per stupirci ancora, ogni giorno.