Un appartamento all’ultimo piano in un edificio d’epoca in stile Liberty, a Cuneo, offre l’occasione per un restyling minimal, ricercato ma allo stesso tempo caldo e innovativo. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Architetto Dario Castellino, si proponeva non solo di unire i due livelli su cui si presentava la struttura, ma anche di sfruttare la verticalità dei soffitti, focalizzando l’attenzione sull’essenzialità e rispettando l’origine storica di spazi puliti e luminosi.
La luce calda e le nuance morbide del bianco latte sono la tela su cui si impone la grande cucina a colonne, perfettamente integrata nell’elegante fil rouge bicromatico di tutto l’appartamento.
Le pareti diventano quindi un’unica tela evanescente e dai toni rilassanti del beige, fissata agli angoli da stipiti, battiscopa e modanature, che insieme ai serramenti d’epoca, creano una modulazione organica e coerente. Già all’ingresso, la zona giorno catalizza lo sguardo con la sua folgorante luminosità. Qui cucina e living convivono nell’armonia delle forme sobrie che rispettano un rigoroso codice colore: bianco panna, nero e null’altro che le tonalità di grigio. Le colonne imponenti con ante a scomparsa, insieme al piano cucina, sono due nitidi opposti cromatici che definiscono i volumi principali: a questi si integrano gli altri pezzi d’arredo, aggiungendo un diversivo nelle fantasie bicromatiche di tavolo e divano.
L’elegante disegno del parquet e i pavimenti in legno su tutta la superficie calpestabile sono un altro trait d’union in grado di dare organicità e arredare con stile, mettendo in risalto i pochi elementi che sfuggono alla regola della rigorosa definizione formale: la luce sospesa al centro del living e il gres a effetto scrostato utilizzato nei bagni.
La lampada al centro della volta è la sintesi tra l’essenzialità delle linee che reggono le luci e la rotondità dell’intreccio complessivo: quasi una citazione contemporanea dei vecchi lampadari a goccia o addirittura dei portacandela sospesi.
Un appartamento all’ultimo piano in un edificio d’epoca in stile Liberty, a Cuneo, offre l’occasione per un restyling minimal, ricercato ma allo stesso tempo caldo e innovativo. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Architetto Dario Castellino, si proponeva non solo di unire i due livelli su cui si presentava la struttura, ma anche di fruttare la verticalità dei soffitti, focalizzando l’attenzione sull’essenzialità e rispettando l’origine storica di spazi puliti e luminosi.
La luce calda e le nuance morbide del bianco latte sono la tela su cui si impone la grande cucina a colonne, perfettamente integrata nell’elegante file rouge bicromatico di tutto l’appartamento.
Le pareti diventano quindi un’unica tela evanescente e dai toni rilassanti del beige, fissata agli angoli da stipiti, battiscopa e modanature, che insieme ai serramenti d’epoca, creano una modulazione organica e coerente. Già all’ingresso, la zona giorno catalizza lo sguardo con la sua folgorante luminosità. Qui cucina e living convivono nell’armonia delle forme sobrie che rispettano un rigoroso codice colore: bianco panna, nero e null’altro che le tonalità di grigio. Le colonne imponenti con ante a scomparsa, insieme al piano cucina, sono due nitidi opposti cromatici che definiscono i volumi principali: a questi si integrano gli altri pezzi d’arredo, aggiungendo un diversivo nelle fantasie bicromatiche di tavolo e divano.
L’elegante disegno del parquet e i pavimenti in legno su tutta la superficie calpestabile sono un altro trait d’union in grado di dare organicità e arredare con stile, mettendo in risalto i pochi elementi che sfuggono alla regola della rigorosa definizione formale: la luce sospesa al centro del living e il gres a effetto scrostato utilizzato nei bagni.
La lampada al centro della volta è la sintesi tra l’essenzialità delle linee che reggono le luci e la rotondità dell’intreccio complessivo: quasi una citazione contemporanea dei vecchi lampadari a goccia o addirittura dei portacandela sospesi.