L’appartamento è uno spazio abitativo che richiede un’attenzione particolare in fase di ristrutturazione, sia per gli spazi ridotti che per una suddivisione generalmente “standard” degli ambienti. In questo caso, la necessità era quella di dilatare la percezione dell’ampiezza e dare maggiore luminosità alla zona giorno.
La scelta progettuale di aprire un ampio varco tra cucina e living, realizzata grazie alla collaborazione con l’Architetto Mamino, ha permesso di far confluire la luce nella zona giorno sia dal fronte strada che dalle porte finestre verso cortile. In questo modo gli spazi appaiono subito immersi in un candore diffuso e avvolgente, ma bilanciato dalla giusta alternanza di forme e contrasti tra bianco e nero.
Abbattendo il muro divisorio tra cucina e soggiorno, la luce entra finalmente da più lati. La accolgono amplificandola le pareti bianche alternate alle pannellature scure, utilizzate per separare gli ambienti e definire i volumi.
L’armadiatura bianca che, all’entrata, divide cucina e living diventa l’archetipo dell’equilibrio tra forma, colore e luce: dopo aver lasciato spazio a una porta in vetro scuro dall’effetto riflettente, trova il proprio alter ego in una parete nera oltre il passaggio in cucina. L’organicità della struttura è perfezionata da una cornice superiore illuminata a led lungo il profilo inferiore, a sancire l’importanza di questo armonioso gioco dei tre elementi. Sul lato opposto, a destra dell’ingresso, la stessa struttura ad angolo – ma più piccola e con l’inserimento del vetro scuro e dello stesso cornicione (questa volta bianco) – raddoppia la sensazione di ordine plastico. Completa la zona living la parete con due fasce orizzontali, costituite del camino a gas di 2 metri di apertura e dal mobile basso che corre per tutta la lunghezza. Ancora una volta, forma, colore e luce si fondono in un tutt’uno: i punti luminosi dalle linee rigorose, posti nelle nicchie di fianco al camino, proiettano le ombre degli spigoli creando l’illusione di un timpano e la parete tutta ricorda un moderno altare domestico.
Il gioco delle pannellature che creano forme e contrasti di colore prosegue in cucina e nel resto della casa, in una continua rincorsa all’equilibrio. Nell’ampio spazio dedicato alla cucina, la luce naturale intensifica la nitidezza del bianco della penisola e del blocco lungo la parete, scaldando il legno degli inserti. A smorzare l’effetto plastico e a sottolineare il momento della creazione gastronomica, ci pensa l’originalità delle piastrelle del pavimento dal disegno irregolare e casuale. Il bagno risulta perfettamente integrato all’interno del progetto, con linee pulite e richiami alla zona giorno, come i sanitari in gres effetto marmo, utilizzato anche per il tavolo nel living.
La cucina non fa eccezione alla plasticità delle forme abbinata all’alternanza optical, ma qui si inseriscono l’elemento caldo del legno e l’irregolarità del disegno nelle piastrelle a terra – tuttavia sempre nel solco di una scelta cromatica misurata con i toni del grigio, del beige e del legno.
L’appartamento è uno spazio abitativo che richiede un’attenzione particolare in fase di ristrutturazione, sia per gli spazi ridotti che per una suddivisione generalmente “standard” degli ambienti. In questo caso, la necessità era quella di dilatare la percezione dell’ampiezza e dare maggiore luminosità alla zona giorno.
La scelta progettuale di aprire un ampio varco tra cucina e living, realizzata grazie alla collaborazione con l’Architetto Mamino, ha permesso di far confluire la luce nella zona giorno sia dal fronte strada che dalle porte finestre verso cortile. In questo modo gli spazi appaiono subito immersi in un candore diffuso e avvolgente, ma bilanciato dalla giusta alternanza di forme e contrasti tra bianco e nero.
Abbattendo il muro divisorio tra cucina e soggiorno, la luce entra finalmente da più lati. La accolgono amplificandola le pareti bianche alternate alle pannellature scure, utilizzate per separare gli ambienti e definire i volumi.
L’armadiatura bianca che, all’entrata, divide cucina e living diventa l’archetipo dell’equilibrio tra forma, colore e luce: dopo aver lasciato spazio a una porta in vetro scuro dall’effetto riflettente, trova il proprio alter ego in una parete nera oltre il passaggio in cucina. L’organicità della struttura è perfezionata da una cornice superiore illuminata a led lungo il profilo inferiore, a sancire l’importanza di questo armonioso gioco dei tre elementi. Sul lato opposto, a destra dell’ingresso, la stessa struttura ad angolo – ma più piccola e con l’inserimento del vetro scuro e dello stesso cornicione (questa volta bianco) – raddoppia la sensazione di ordine plastico. Completa la zona living la parete con due fasce orizzontali, costituite del camino a gas di 2 metri di apertura e dal mobile basso che corre per tutta la lunghezza. Ancora una volta, forma, colore e luce si fondono in un tutt’uno: i punti luminosi dalle linee rigorose, posti nelle nicchie di fianco al camino, proiettano le ombre degli spigoli creando l’illusione di un timpano e la parete tutta ricorda un moderno altare domestico.
Il gioco delle pannellature che creano forme e contrasti di colore prosegue in cucina e nel resto della casa, in una continua rincorsa all’equilibrio. Nell’ampio spazio dedicato alla cucina, la luce naturale intensifica la nitidezza del bianco della penisola e del blocco lungo la parete, scaldando il legno degli inserti. A smorzare l’effetto plastico e a sottolineare il momento della creazione gastronomica, ci pensa l’originalità delle piastrelle del pavimento dal disegno irregolare e casuale. Il bagno risulta perfettamente integrato all’interno del progetto, con linee pulite e richiami alla zona giorno, come i sanitari in gres effetto marmo, utilizzato anche per il tavolo nel living.
La cucina non fa eccezione alla plasticità delle forme abbinata all’alternanza optical, ma qui si inseriscono l’elemento caldo del legno e l’irregolarità del disegno nelle piastrelle a terra – tuttavia sempre nel solco di una scelta cromatica misurata con i toni del grigio, del beige e del legno.