I segreti per arredare industrial in 5 pillole
Alzi la mano chi di voi non ha mai voluto vivere in uno di quei loft da rivista, in uno di quegli ampi spazi dal fascino metropolitano dove il passato e il presente convivono in armonia.
Difficile non amare l’industrial style, che trova in loft e open space la sua massima espressività. E non è un caso, visto che il principio ispiratore sta proprio nell’importanza del recupero, che fa del dismesso, per di più in un ambito industriale, un valore distintivo. Se vogliamo, è una forma di resilienza che l’architettura mette in pratica dando libero sfogo a creatività e ingegno.
In Italia l’industrial style trova spazio già da qualche anno, ma le sue origini vanno ricercate nella dinamicissima cultura newyorkese degli anni ’50, con la pop art di Andy Warhol, la sua Factory e la voglia di rompere con il passato, o meglio di dare nuova forma e nuovo senso al passato.
Oggi, in linea con una visione necessariamente finalizzata al basso impatto ambientale, l’industrial style assume il significato di sostenibilità, poiché indubbiamente scongiura la costruzione di nuovi immobili e lo sfruttamento di risorse.
Ma quali sono i caratteri principali dell’industrial style? Quali i must e le regole imprescindibili per realizzare un ambiente industrial? Ecco in sintesi 5 pillole.
1) Ricordate la regola n. 1: il risultato finale deve richiamare la spazialità degli ambienti originari. Il riferimento alla vecchia destinazione d’uso si deve cogliere immediatamente: pertanto, sì all’abbattimento dei muri e alla valorizzazione di eventuali finestroni con infissi in ferro, o mattoni a vista (dipinti).
2) Lasciate perdere il vecchio salotto dalle ridondanti forme barocche e ricercate quelle nette ed essenziali, insieme a complementi razionali e funzionali. Attenzione: il recupero del singolo pezzo d’arredo in realtà è caldamente consigliato – come vedremo in seguito – ma deve integrarsi perfettamente al resto dell’allestimento contemporaneo.
3) Scoprite alcuni elementi “rivelatori”, come i pilastri in cemento grezzo, o lasciate parte degli impianti a vista – se esteticamente indicativi dell’origine industrial (in particolare aerazione o luci) – sempre dosandone l’effetto “non raffinato”, affinché non sia “troppo” e l’impressione generale non sia davvero quella di una ex fabbrica.
4) Mixate i materiali che devono avere un aspetto grezzo: legno, ferro, cemento, acciaio senza paura di accostare, ma sempre con stile e con il giusto equilibrio.
5) Evitate l’effetto asettico. Il mix di materiali e il rispetto della natura industriale non devono trasformare gli spazi in ambienti freddi. Selezionate quindi degli arredi originali, caldi, che abbiano un effetto catalizzante come singoli pezzi di modernariato o d’antiquariato. Ma soprattutto scegliete oggetti o complementi che abbiano un’anima, che raccontino la loro vita precedente, come d’altra parte fa l’industrial style.